I tuoi occhi spazieranno dal mare del golfo alle catene rosa di monti che l’avvolgono tulla! Questa è Altavilla Silentina in provincia di Salerno, con i suoi 274 metri di altezza che domina la sua fertile pianura. Vuoi ammirare un tramonto mozzafiato? Non potrai fare a meno di giungere fin dove lo sguardo si perde nell’orizzonte. Incamminati nel borgo antico, un labirinto di vicoli che fanno spazio ad antiche abitazioni sorrette da mura che hanno attraversato la storia. Ti perderai in cieli che compaiono e scompaiono da cui il sole fa capolino accendendo gli infiniti colori degli cerchi nati dalle sapienti mani delle uncinettine. Fermati e leggi i canti del Massaro che decorano le vecchie mura del percorso storico. Perditi nell’arte, visita S. Biagio, antica chiesa del 1300. Ammirare un organo settecentesco è esperienza rara e preziosa, come contemplare le opere affrescate di Peccheneda e Solimene. Visita S. Antonino eretta alla fine del 1400 e di recente restauro. Entra nella Cappella del Carmine, nella chiesa del Convento di San Francesco, e cerca Montevergine che veglia i defunti.
PERCORSI NEL CENTRO STORICO
Il centro storico
Il primo insediamento urbano di Altavilla paese sorse intorno ad una chiesetta fondata dai monaci Basiliani, S.Nicola, ubicata nell’omonima zona oggi compresa tra Porta di Suso e Porta Carina. Qui vennero a rifugiarsi prima dell’anno mille, per sfuggire alla malaria ed alle scorrerie saracene, i coloni che avevano abitato quei villaggi fluviali posizionati sulle piccole alture a ridosso del Calore dei quali ancora si conservano tracce evidenti (S.Lorenzo –VII sec.) L’edificazione del castello da parte dei Normanni ed un progressivo ampliamento del perimetro abitato, ci hanno consegnato questo centro storico che ha conservato quasi intatto l’impianto settecentesco, come si evince dalle date incise sugli antichi portali e le notizie tratte dal catasto onciario del 1753. Circondato interamente da mura vi si accedeva attraverso quattro porte d’ingresso: Porta di Suso, Porta Carina o di S.Egidio, Porta di S.Biagio, Porta Nova.
L’abitato si articola intorno ad un cardine principale, via Solimene, e ad uno secondario, via Municipio. Da questi dipartono una serie di vicoli e vicoletti (strettule) che servono un corposo numero di case e casette a schiera addossate le une alle altre in un caratteristico “disordine”. Peculiarità di questo centro storico è l’aspetto paesaggistico caratterizzato da squarci di panorama, sempre diversi, che compaiono improvvisamente alla vista percorrendone vie e vicoli. Caratteristici anche i cavalcavia, le scalinate , i ballatoi e soprattutto i portali in pietra arenaria.
Lungo il percorso di via Solimene si trovano le chiese, le piazze e le più importanti case palazziate, cosa questa che si evince dalle dimensioni e dal disegno dei portali spesso sormontati dallo stemma di famiglia. La prima chiesa scendendo nel cuore del Centro Storico , posta proprio all’origine di questa strada, è la chiesa di S.Egidio. Eretta intorno al 1100 dai Normanni che avevano edificato il castello e fortificate le mura del paese, si presenta oggi nella sua riedificazione settecentesca. E’ questa la chiesa madre in quanto S.Egidio è il santo patrono di Altavilla Silentina. Pregevoli sono gli stucchi, disegnati da Orazio Solimena nipote del dal famosissimo Francesco, e le tele dipinte da G.B.Vela pittore di scuola solimenesca. La valenza principale di questa chiesa è di natura storica. Nel1153, da poco eretta, fu elevata al rango di “Badia Nullìus” al pari di S.Nicola di Bari e di Altamura. Caratteristica di queste prelature era che l’abate, nominato direttamente dal Re, godeva di una sua indipendenza ed aveva giurisdizione quasi vescovile sul suo territorio. S.Egidio conservò tale diritto fino al 1811.
Domina piazza Antico Sedile la chiesa di S.Antonino. Già esistente nel 1310 fu a lungo cappella dipendente dagli abati di S.Egidio. La struttura attuale risale all’ultimo rifacimento (1796). Nell’interno ,ad una navata e di stile barocco, è presente una tela opera di F.Saverio Mottola, pittore settecentesco nato ad Altavilla Silentina : “ La Madonna del Carmine con le anime del Purgatorio” Scendendo lungo via Solimene si trova infine la chiesa dedicata a San Biagio. La primitiva chiesa risulta essere esistente già nel 1300. La Maestosa struttura attuale è quella di fine 1700 quando fu riedificata a croce latina con tre navate. Adornata con pregevoli stucchi di stile barocco è ricca di importanti arredi: gli altari marmorei di pregevolissima fattura, l’antico pavimento in ceramica vietrese, gli stalli lignei del coro, il settecentesco organo a canne. Un intero ciclo pittorico (9 tele) a firma di un eccellente solimenesco, Nicola Peccheneda, adorna gli altari laterali e la volta. Nella cripta, corrispondente alla primitiva chiesa, è conservato in una teca di noce e vetro, il Corpo santo di Germano Martire, donato alla comunità dal Cardinale Borghese ed arrivato ad Altavilla Silentina il 26 maggio 1779. Particolare il sagrato che si presenta come una splendida terrazza panoramica che domina il Golfo di Salerno.
Le porte della città erano difese da due torri cilindriche ed altre torri di difesa sorgevano lungo le mura. L’area di Porta di Suso è l’ultima che conserva ancora una delle due torri che affiancavano la porta, Torre di Suso (oggi integrata in un’abitazione privata) e sul lato opposto, lungo il tratto ancora esistente delle antiche mura, la Torre Jovia sulla quale fu issato l’Albero della Libertà nel 1799. Sotto la Torre di Suso c’è ancora l’angusto locale che costituiva l’antico carcere baronale ed affiancava il posto di guardia. Da questa porta avveniva anche l’accesso al castello attraverso via Maggiora (oggi via S.Sofia). La denominazione della piazza principale del Centro Storico (Antico Sedile)
trae origine dallo spazio coperto ubicato dirimpetto alla chiesa di S.Antonino dotato di una seduta in pietra sui due lati chiusi del perimetro interno. In questo luogo (per gli altavillesi “Il Sieggio”) si teneva, fin dal 1452, il Pubblico Parlamento del Comune al quale partecipavano il Sindaco ed i quattro Consiglieri eletti annualmente, l’Abate di S.Egidio, il Rettore di S.Antonino, l’Arciprete di S.Biagio ed il Governatore o un suo luogotenente. Le votazioni avvenivano con l’uso delle fave (voto contrario) e dei ceci (voto favorevole) ed un notaio provvedeva a scrivere le deliberazioni. Il Sieggio ha rappresentato e continua a rappresentare uno dei più significativi luoghi di aggregazione del paese.
Il Castello Medioevale
Il Castello sorge su di uno sperone roccioso al limitare della parte alta del Centro Storico. I Normanni , intorno al 1100 , lo edificarono accostandolo alle mura che proteggevano l’antico nucleo abitato sorto intorno alla chiesetta di S.Nicola . Il suo aspetto originale era ben diverso da quello attuale : da fortezza, nel corso dei secoli, si è trasformato in una sorta di villa residenziale. La sua primitiva maestosità risulta ancora essere presente solo nella parte sud-ovest della struttura. E’ stato sempre dimora del governatore e quasi mai dei feudatari. Anticamente l’ingresso avveniva attraverso il Centro Storico,difatti dalla Porta di Suso si accedeva alla via Maggiora (oggi via S.Sofia-via Castello) che portava direttamente al Castello. Nel 1831, in seguito all’ennesimo intervento di modifica apportato dalla famiglia Mottola, venne realizzata l’ampia scalinata che oggi immette nella corte al centro della quale è posizionata l’antica cisterna idonea a garantire una costante riserva d’acqua.